Ci sono racconti che dal passato remoto ritornano e si impongono per la loro nitidezza, lo stile, per l’emozione e la densità emotiva con cui sono stati letti. Contengono intatte nostre stagioni lontane così che riaprendoli il dono è duplice: la corposità dell’autore e la nostra vita che tra gli spazi bianchi di quelle parole andava scrivendo il suo racconto.
S. Mannuzzu, Procedura, Einaudi
