Il correre da topo della vita

Non riesco a dormire, tutto è buio;
dovunque è tenebra, e sonno noioso.
Solo il monotono battere delle ore
risuona vicino a me.
Il balbettio femminile della Parca,
il tremolio della notte addormentata,
il correre da topo della vita…
Pedrché mi inquieti e mi turbi?
Che cosa vuoi dire, noioso sussurro?
Un rimprovero, o il mormorio
del giorno che ho perduto?
Che cosa vuoi da me?
Mi chiami o predìci qualcosa?
Io voglio capirti,
cerco in te un senso…
(A.S. Puskin, Versi scritti di notte durante l’insonnia)

I muri interiori

Ho visto scintille schizzar via
quando due sassi sono strofinati,
forse là dentro non fa così buio;
forse c’è una luna che brilla
da chissà dove, spuntando magari dietro un colle –
un chiarore appena sufficiente a decifrare
quelle strane scritte, mappe stellari
sui muri interiori
(C. Simic, Sasso)