Oggi, di fronte al lago, seduto a una panchina, il libro aperto sulla pagina di cui il sole svelava la rassicrante grana della carta, ho letto con felicità: “lo scandalo della mitezza” in un verso di Pier Paolo Pasolini.
Che mai distingue l’uomo e gli dei? Che innanzi a questi scorrono l’onde, un fiume eterno: noi l’onda innalza, ci inghiotte l’onda e sprofondiamo. (J. W. Goethe, Limiti dell’umano)