“Senza che nessuna indiscrezione l’avesse sollecitata, ricevetti un giorno la visita di colei che seguiterò a chiamare Clizia. L’ammirazione per questa persona di eccezionale valore umano, di squillante intelligenza e di ilare, nonostante tutto, umorismo è stata immediata. Clizia era ben degna di essere Clizia…” (G. Contini, Eugenio Montale: immagini di una vita, Mondadori)

“Mezzodì: allunga nel riquadro il nespolo
l’ombra nera, s’ostina in cielo un sole
freddoloso; e l’altre ombre che scantonano
nel vicolo non sanno che sei qui”.









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